Quelli che giocano su due tavoli per essere l'ago della bilancia

Francesco Alberoni

Ci sono persone che trasmettono sicurezza e altre che creano incertezza. Quelle che trasmettono sicurezza sono, di solito, loro stesse sicure e oneste intellettualmente e moralmente. Hanno, inoltre, alcune capacità. La prima è quella di saper ascoltare con attenzione e di capire colui che hanno di fronte e il suo problema. La seconda è la capacità di riflettere e di prendere rapidamente una decisione. Per continuare l’esempio di prima, se una di loro vi riceve, dopo aver ascoltato la vostra richiesta, vi dirà con chiarezza un sì oppure un no o, al massimo, che ci penserà, che studierà il problema. E, se l’ha promesso, lo farà in poco tempo. La terza caratteristica è di rispettare le promesse, di far seguire alle parole l’azione. L’ultima potete scoprirla frequentandole. Vedrete che si prendono cura dell’istituzione che dirigono, che rispettano i collaboratori e che, se fanno un rimprovero, è senza astio, ma solo per ottenere migliori risultati. Inoltre sanno valutare le persone ed elogiare chi merita.

Anche coloro che diffondono insicurezza si rivelano spesso già durante il primo incontro. Appena entrate vi dicono subito che hanno molto da fare, vi ascoltano distrattamente, vi fanno qualche domanda fuori luogo mentre rispondono al telefono. E, alla fine, non vi dicono mai un sì o un no chiaro.
Altri invece parlano, parlano, vi raccontano cose che non hanno alcun rapporto con il vostro problema e, uscendo, non sapete che cosa hanno realmente promesso. Vi sono anche individui che vi trattano bene, con euforia, e vi dicono che non ci sono difficoltà. Ma poi non fanno nulla. Passa del tempo e voi vi logorate nell’attesa. Quando prendete il coraggio di sollecitarli, vi rinviano una seconda, una terza volta, finché non ve la sentite più di chiedere. In tutti i casi vi trovate impotenti nelle loro mani. Esistono, infine, quelli che diffondono insicurezza perché sono loro stessi insicuri, paurosi. Ma anche costoro finiscono per affermare il loro potere su di voi, vi tengono in sospeso, alla loro mercè.
Una categoria a parte è costituita da chi crea confusione per poter governare facendo i propri comodi. Sembrano svagati, incerti, non danno mai informazioni precise, rispondono in modo vago, cambiano idea e non ve lo comunicano, prendono accordi e non ve lo fanno sapere, incontrano persone senza dirvelo, sempre con l’aria che succeda per caso, per disattenzione. Così finiscono per tenere tutto nascosto e fare ciò che vogliono senza che nessuno possa intervenire.
L’ultimo esempio è costituito da coloro che giocano su due tavoli per essere sempre l’ago della bilancia, spostandosi a favore di una parte o dell’altra come conviene. In politica viene ricordato il caso della Terza Repubblica francese dove esistevano due schieramenti contrapposti con, al centro, un gruppo di deputati che oscillavano continuamente per essere sempre nel governo e condizionarlo. Questo gioco spregiudicato ha creato inefficienza, incertezza, fino alla guerra di Algeria, fino a spingere il Paese sulla soglia della guerra civile. C’è voluto de Gaulle per farlo cessare.

 


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