Una passeggiata a Rio en cerca di "colonne"

Antos Venturi

Uno degli elementi piú significativi dell’architettura occidentale sono le colonne.

LA colonna é costituita dalla base,il fusto e il capitello: sopra il capitello appoggia l’architrave che sostiene il resto dell’edificio.

Nelle costruzioni di tutti i tempi si sono utilizzate colonne, Attualmente sono di cemento armato, le chiamiamo “pilotis”, usando una espressione francese, e non hanno il capitello, ma prima della diffusione dello stile moderno, le colonne a Rio de Janeiro, come in tutte le cittá antiche del Brasile, erano comuni nella costruzione di edifici religiosi o di importanza sociale.

Le persone che non sono esperte in architettura pensano che ogni palazzo antico abbia le proprie colonne, disegnate con lo stile del palazzo; non é proprio cosí!

Esistono tre tipi fondamen-tali di colonna, che si caratterizzano per i propri capitelli, la forma, le dimensioni del fusto e la base che, dai tempi dell’antica Grecia, passando per l’epoca Romana e del Rinascimento, attraversando l’oceano arrivarono in Brasile.

É chiaro che non si trasportarono le colonne originali di Atene o di oma, si trasferisce l’idea e lo stile dell’architettura classica occidentale nel Nuovo Mondo.

La passeggiata é stata molto interessante: la facciata del Ministério da Fazenda nella Avenida Presidente Antonio Carlos (o 1 de março ?) si caratterizza per la presenza di una dozzina di colonne di ordine Dorico, il primo stile della Grecia antica, lo stesso delle colonne del tempio detto il Partenone in Atene. Sono colonne possenti, senza base, con un capitello molto semplice che si chiama “echino”, il fusto é scanalato, erano utilizzate per edifici imponenti, per comunicare un senso di stabilitá e di sicuezza data dall’ elemento architettonico stesso.

Si chiamano Doriche, perché furono introdotte in Grecia da un popolo del nord, i Dori, nel VII secolo avanti Cristo.

Continuando la passeggiata per Piazza Floriano (Cinelandia) si posoono vedere colonne in gran numero, che sostengono o decorano gli edifici storici della piazza; il secondo stile, lo Ionico, possiamo identificarlo in due o te edifici. Questo stile, che si caratterizza per la sua eleganza, con colonne piú esili e leggere, si riconosce anche dalla forma del capitello che somiglia a un rna striscia di carta arrotolata alle due estremitá, come un libro in “rotulo”(di quando acora non esistevano le pagine) e per la base. La Câmara Municipal, che ricorda edifici piú antichi, é sostenuta da questo tipo di colonne, cosí come il secondo piano del palazzo del Centro Cultural da Justiça Federal (CCJF) e la facciata dell’ Automóvel Clube, difronte al Passeio Público.

Questo stile si chiama Ionico perché originario dell’area intorno al Mar Ionio fra la Grecia, l’Africa del nord e l’Italia, ha una influenza orientale che si manifesta nella sua eleganza formale.

La tipologia di colonne che si incontra piú facilmente negli edifici del Centro di Rio de Janeiro é il Corinzio, lo stile piú ricco e sofisticato, preferito dai romani e nel periodo rinascimentale.

Il nome é duvuto alla cittá di Corinto in Grecia, dove questo stile é nato. Le colonne che poggiano sopra una base, sono scanalate, coronate da un capitello molto elaborato che, nella idea di originale, rappresenta un canestro di foglie di “acanto” , una pianta rustica della campagna greca e del sud-Italia. Sono tre ordini di foglie che si concludono in alto con spirali e palmette. Questo tipo di capitelli sostengono, fra gli altri, gli architravi del Teatro Municipal e del Museu de Belas Artes.

Con una rapida passeggiata per il Centro della cittá si possono riconoscere gli stili delle colonne e dare loro un nome, una origine culturale e stilistica. É interessante e divertente, ma soprattutto puó essere una buona occasione per aprire gli occhi e vedere in modo diverso le belle architetture che ancora esistono nella cittá.

A volte non é necessario andare molto lontano per vedere opere importanti dell’ingegno umano, talvolta é sufficiente riflettere sulle cose che stanno vicino a noi e saperne qualcosa di piú.

Ció che mi porta molto lontano col pensiero, é il fatto che queste colonne, queste tipologie, che cominciarono ad essere utilizzate in Grecia fin dal VII secolo avanti Cristo, sono state utilizzate fino al XX secolo, per piú di 2500 anni! Identificando la nostra cultura in Europa e al di lá del mare come una firma, un segno non ancora superato di identitá culturale.

Antos Venturi è docente di Architettura.

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