La divina commedia Brasiliana

Intervista di Lane Santana a Simone Carrano

Nel 2006, Dante Alighieri si tuffa nel samba. Misturando alla Divina Commedia lineamenti del quotidiano brasiliano, Lane Santana adatta il classico di Dante al carnevale di Rio de Janeiro. Al suono dei tamburelli, il carnavalesco parla di altri momenti della sua carriera e di come l’opera sarà rappresentata in questo grande spettacolo popolare.

Mosaico Italiano – Come è avvenuto il processo di creazione di questo mix
di samba e letteratura?
Lane Santana – Ho sempre pensato che avrei avuto piacere nello sviluppare questo “enredo”, specialmente per la ricchezza dei dettagli. Un giorno mi sono svegliato, e ho pensato che la Divina Commedia doveva essere brasiliana, allora ho cominciato col tracciare parametri tra l’opera di Dante e la realtà brasiliana, ma ancora non sapevo come trasformare qualcosa di tanto complesso in qualcosa di semplice per la comprensione di tutti quelli che stanno guardando il carnevale. La parte più diffi cile è stata capire cos’è il purgatorio in Brasile. Dentro ci sono la sanità, l’istruzione e l’impiego informale. L’inferno è evidente ed anche il paradiso, visto che il Brasile, di fatto, è un paradiso tropicale. Allora ho messo un brasiliano, che può essere uno qualsiasi, perso in una “selva oscura”. Cerca in continuazione un’uscita che è la luce dell’istruzione. In questa storia, la pantera è un ladro, il leone le imposte sui redditi, la lupa si alimenta della miseria e gli angeli hanno cambiato i clarinetti con strumenti di percussione. La magia è rappresentare tutto attraverso delle metafore.
Mosaico Italiano – Nell’inferno brasiliano, sono i politici corrotti nella mira o costituiscono appena un pizzico di malizia in più?
Lane Santana – Non ho intenzione di indicare o citare nomi, ma la critica della realtà sarà dura. I politici corrotti dividono l’inferno con la pedofilia, con lo sfruttamento del lavoro minorile, con ladri di ogni specie e con assassini. Tutto questo sarà rappresentato da una allegoria con un demonio seduto davanti ad una pizza gigante. Questi politici sono in posizione di distacco, perché offrono la bustarella al diavolo affi nché tutto finisca in pizza.
Mosaico Italiano – La cultura italiana già è stata presente in altri lavori della tua carriera, come nell’anno che sei stato carnavalesco della “Vai-Vai” di San Paolo.
Lane Santana – La cultura italiana è una grande passione per tutti quelli a cui piace l’arte. Tre anni fa ho potuto fare un lavoro raccontando la storia di
un quartiere di immigranti italiani. Per far questo ho vissuto un anno a San Paolo. Ho fatto ricerche, ho conosciuto le serate del “Bexiga”, e ho visitato la chiesa di “Nossa Senhora de Querupita”. Não avrei potuto parlare di questo quartiere senza parlare di questa santa e della sua festa. Non è permesso portare santi nell’ “avenida”, ma in questo caso non ho resistito.
Mosaico Italiano – Durante diversi anni, Joãozinho Trinta ha portato alla Sapucaí argomenti polemici. La scelta di questo tema dimostra l’infl uenzache questo grande carnavalesco ha avuto nella tua vita?
Lane Santana – Ho iniziato la mia carriera nell’equipe di Joãozinho e ho lavorato tre anni con lui. Logicamente questo ha infl uenzato la miaforma di lavorare e principalmente il mio modo di polemizzare. Lui è stato il mio grande mentore. Mi diceva sempre di arrischiare, anche se sbagliavo. Con questo ho imparato che osare fa la differenza.

 


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